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La caccia

La caccia

Fiutò di nuovo l’aria. Fra quegli odori bizzarri e sconvolgenti che aveva dovuto imparare a sopportare e conoscere gli parve di percepire una lieve traccia di quello che stava cercando. Si voltò a cercare gli altri, non vide nessuno, ma nell’aria c’era l’odore familiare di 

Alla morgue

Alla morgue

«Che diavolo sta succedendo?» L’uomo spalancò la porta dell’ufficio e si affacciò alla sala della morgue per scoprire l’origine del trambusto. Davanti al vetro che si affacciava sulla sala con i lettini in acciaio su cui erano distesi i cadaveri, tre uomini stavano trattenendo una 

Il dottore

Il dottore

Il dottore indossa sovente un cappello di feltro, scuro, ma non nero. Ha tre cappelli, uno blu molto scuro, uno bordeaux, anch’esso molto scuro e infine uno verde, ovviamente molto scuro. Sono così scuri da risultare indistinguibili, anzi all’atto pratico si potrebbe dire che sono neri. Tuttavia il dottore considera la pratica una versione impura della teoria ed è quindi molto puntiglioso sulle tonalità quasi nere dei suoi cappelli.

Il suo calesse è sempre pronto. Spesso lo chiamano per qualche emergenza; lo stalliere attacca il cavallo nel breve tempo che serve al dottore per prepararsi e rimane in attesa con le redini in mano. Il dottore si precipita sul calesse e fa correre il cavallo senza risparmio.

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Il mostro sotto il letto

Il mostro sotto il letto

Il mostro sotto il letto odia l’IKEA. Moltissimi bambini, al giorno d’oggi, hanno una cameretta GØRSUND con il “confortevole letto FIJEROG”. Non ci sarebbe nulla di male se il letto non fosse predisposto per i “comodi e spaziosi cassettoni RUMPSØRGDTSVXZ”. Ora il mostro sotto il 

La strega

La strega

La strega aveva un aspetto emaciato. Era piuttosto giovane, o almeno lo sembrava, ma essendo una strega non si poteva sapere; quasi certamente aveva più di mille anni. Se si fosse lavata e sistemata un po’ sarebbe stata una bella ragazza. Un po’ troppo magra, 

La confezionista: una storia cucita ad arte

La confezionista: una storia cucita ad arte

Leggere un romanzo di Mariana Leky è immergersi in pieno in quella leggerezza che per Calvino è uno dei valori fondanti della letteratura.

Dopo il bellissimo “Quel che si vede da qui”, Keller editore pubblica il nuovo libro dell’autrice tedesca: La confezionista.

Prima di tutto è bene ricordare cosa intendeva Calvino parlando di leggerezza nelle sue “Lezioni americane”: “…spero innanzitutto d’aver dimostrato che esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi, la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.”, e ancora: “La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso.”

Leggere un romanzo di Mariana Leky è immergersi in pieno in quella leggerezza che per Calvino è uno dei valori fondanti della letteratura.

Ecco, i libri di Mariana Leky sembrano galleggiare sospesi su una nuvola, non perché privi di significato o di profondità, ma al contrario, perché sono capaci di guardare alla complessità della vita con uno sguardo preciso, ma indiretto.  Ancora Calvino dice: “È sempre in un rifiuto della visione diretta che sta la forza di Perseo, ma non in un rifiuto della realtà del mondo di mostri in cui gli è toccato di vivere, una realtà che egli porta con sé, che assume come proprio fardello.”

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Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino di Mariette Navarro è un libro che mi incuriosiva molto. Ne avevo letto una recensione positiva su “Internazionale” e quando l’ho visto in libreria l’ho subito aggiunto alla pila di nuovi acquisti. Primo romanzo della scrittrice francese, che ha già pubblicato due raccolte di 

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör di Grady Hendrix è un libro molto particolare. Innanzitutto è strutturato come un catalogo IKEA, corredato di illustrazioni di mobili inventati, dagli improbabili nomi nordeuropei, ma soprattutto unisce satira, ironia e horror in un mix molto ben riuscito. Nel superstore Orsk di Cleveland (Ohio) 

Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Il mondo dietro di te, di Rumaan Alam è sicuramente un buon libro. Però è un buon libro che non mi è piaciuto. È uno di quei casi in cui qualità oggettiva e gusto personale si scontrano duramente.

La storia è sicuramente interessante: è il racconto di un’apocalisse, vissuta però da lontano, ben distanti dal cuore degli eventi. Basta questo per identificarlo come un romanzo particolare. Il fulcro della storia infatti non è l’apocalisse in sé, quanto piuttosto i rapporti interpersonali.

Una famiglia prende in affitto una lussuosa villa per una vacanza tranquilla, lontano dalla città. Non troppo lontano, però, la vicenda infatti si svolge a Long Island. Probabilmente molti conoscono Long Island perché sulla parte occidentale dell’isola sorgono i quartieri newyorkési di Brooklyn e Queens, ma l’isola è lunga 190 km e la parte orientale, ricoperta di campi e boschi, è perfetta per delle vacanze “fuori porta”.

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The Lamplighters: I guardiani del faro

The Lamplighters: I guardiani del faro

Ogni tanto capita fra le mani un libro che senti di dover leggere immediatamente. Sarà perché i fari possiedono un fascino intrinseco che li rende irresistibili, sarà perché sono circondati da un’atmosfera lovecraftiana, sarà perché considero “A Plague of Lighthouse Keepers” dei Van der Graaf