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Megafauna

Megafauna

Anno zero «Sta partorendo. Sbrigati!» Petra Hamilton saltò in piedi dal divanetto su cui si era appisolata e rincorse il suo socio che sembrava aver volato lungo i corridoi del laboratorio ed era già sparito dietro una porta contrassegnata da una M dentro un triangolo. 

La caccia

La caccia

Fiutò di nuovo l’aria. Fra quegli odori bizzarri e sconvolgenti che aveva dovuto imparare a sopportare e conoscere gli parve di percepire una lieve traccia di quello che stava cercando. Si voltò a cercare gli altri, non vide nessuno, ma nell’aria c’era l’odore familiare di 

Alla morgue

Alla morgue

«Che diavolo sta succedendo?» L’uomo spalancò la porta dell’ufficio e si affacciò alla sala della morgue per scoprire l’origine del trambusto.

Davanti al vetro che si affacciava sulla sala con i lettini in acciaio su cui erano distesi i cadaveri, tre uomini stavano trattenendo una giovane donna che pareva in preda a una crisi di follia.

«Ci scusi dottore, ma questa donna ha iniziato a urlare e a battere i pugni sui vetri. Non siamo riusciti a calmarla.»

Il medico si avvicinò alla donna che si divincolava cercando di liberarsi.

Lei lo fissò, aveva il viso arrossato, la fronte corrucciata e le labbra strette. «Dov’è? Dove l’avete messa?»

Il dottore le appoggiò le mani sulle spalle cercando di tranquillizzarla. «Sono il dottor Lacorix. Se promette di stare calma può venire nel mio ufficio e spiegarmi la situazione. D’accordo?»

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Il dottore

Il dottore

Il dottore indossa sovente un cappello di feltro, scuro, ma non nero. Ha tre cappelli, uno blu molto scuro, uno bordeaux, anch’esso molto scuro e infine uno verde, ovviamente molto scuro. Sono così scuri da risultare indistinguibili, anzi all’atto pratico si potrebbe dire che sono 

Il mostro sotto il letto

Il mostro sotto il letto

Il mostro sotto il letto odia l’IKEA. Moltissimi bambini, al giorno d’oggi, hanno una cameretta GØRSUND con il “confortevole letto FIJEROG”. Non ci sarebbe nulla di male se il letto non fosse predisposto per i “comodi e spaziosi cassettoni RUMPSØRGDTSVXZ”. Ora il mostro sotto il 

La strega

La strega

La strega aveva un aspetto emaciato. Era piuttosto giovane, o almeno lo sembrava, ma essendo una strega non si poteva sapere; quasi certamente aveva più di mille anni. Se si fosse lavata e sistemata un po’ sarebbe stata una bella ragazza. Un po’ troppo magra, ma comunque una bella ragazza. Naturalmente rovistare nell’immondizia non contribuiva a darle un aspetto gradevole. E nemmeno un odore gradevole, ma a lei non importava.

La mattina le capitava di vedere schiere di genitori, spesso con ingombranti SUV, ma alcuni anche su mezzi più salutari come bici o piedi, accompagnare i figli all’asilo, abbandonarli nelle braccia accoglienti delle maestre e ripartire per le loro faccende. Li rivedeva poi la sera, nuovamente assembrati alle porte dell’edificio, quasi sorpresi di vedersi riconsegnare i bambini, più sporchi di come li avevano lasciati, ma comunque indubbiamente gli stessi.

Purtroppo si era persa quell’usanza, un tempo diffusa e assai apprezzata, di smarrire i bambini nei boschi.

E questo era il motivo per cui la strega era così magra e sempre affamata.

Niente più dei novelli Hansel e Gretel o Pollicini con la schiera di fratelli a spasso per la foresta, inconsapevoli, pronti da mettere all’ingrasso e infornati per i ricchi pranzi delle streghe.

E così si era ridotta a mangiarsi la casa e una volta finita anche quella si era trasferita in città a frugare nell’immondizia per qualche avanzo.

Avrebbe ancora potuto fare qualche magia, ma aveva perso lo slancio. Non poter mangiare bambini le aveva tolto l’entusiasmo. Vivacchiava alla giornata, mangiando quello che trovava, incurante degli sguardi disgustati o pietosi dei passanti.

La confezionista: una storia cucita ad arte

La confezionista: una storia cucita ad arte

Leggere un romanzo di Mariana Leky è immergersi in pieno in quella leggerezza che per Calvino è uno dei valori fondanti della letteratura. Dopo il bellissimo “Quel che si vede da qui”, Keller editore pubblica il nuovo libro dell’autrice tedesca: La confezionista. Prima di tutto 

Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino di Mariette Navarro è un libro che mi incuriosiva molto. Ne avevo letto una recensione positiva su “Internazionale” e quando l’ho visto in libreria l’ho subito aggiunto alla pila di nuovi acquisti. Primo romanzo della scrittrice francese, che ha già pubblicato due raccolte di 

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör di Grady Hendrix è un libro molto particolare. Innanzitutto è strutturato come un catalogo IKEA, corredato di illustrazioni di mobili inventati, dagli improbabili nomi nordeuropei, ma soprattutto unisce satira, ironia e horror in un mix molto ben riuscito.

Nel superstore Orsk di Cleveland (Ohio) succedono fatti inspiegabili. Si tratta di uno degli innumerevoli magazzini di un’azienda che imita in tutto e per tutto il brand IKEA, con le stesse modalità di esposizione e vendita. Durante il giorno non ci sono problemi, ma ogni mattino il turno di apertura trova mobili danneggiati e vandalizzati. Specchi e piatti rotti, un materasso sventrato, un divano Brooka cosparso di un’innominabile sostanza organica.

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Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Il mondo dietro di te, di Rumaan Alam è sicuramente un buon libro. Però è un buon libro che non mi è piaciuto. È uno di quei casi in cui qualità oggettiva e gusto personale si scontrano duramente. La storia è sicuramente interessante: è il