Leggere un romanzo di Mariana Leky è immergersi in pieno in quella leggerezza che per Calvino è uno dei valori fondanti della letteratura.
Dopo il bellissimo “Quel che si vede da qui”, Keller editore pubblica il nuovo libro dell’autrice tedesca: La confezionista.
Prima di tutto è bene ricordare cosa intendeva Calvino parlando di leggerezza nelle sue “Lezioni americane”: “…spero innanzitutto d’aver dimostrato che esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza; anzi, la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca.”, e ancora: “La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso.”
Leggere un romanzo di Mariana Leky è immergersi in pieno in quella leggerezza che per Calvino è uno dei valori fondanti della letteratura.
Ecco, i libri di Mariana Leky sembrano galleggiare sospesi su una nuvola, non perché privi di significato o di profondità, ma al contrario, perché sono capaci di guardare alla complessità della vita con uno sguardo preciso, ma indiretto. Ancora Calvino dice: “È sempre in un rifiuto della visione diretta che sta la forza di Perseo, ma non in un rifiuto della realtà del mondo di mostri in cui gli è toccato di vivere, una realtà che egli porta con sé, che assume come proprio fardello.”
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