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Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino: un oceano un po’ troppo profondo

Ultramarino di Mariette Navarro è un libro che mi incuriosiva molto. Ne avevo letto una recensione positiva su “Internazionale” e quando l’ho visto in libreria l’ho subito aggiunto alla pila di nuovi acquisti. Primo romanzo della scrittrice francese, che ha già pubblicato due raccolte di 

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör – incubo al centro commerciale

Horrorstör di Grady Hendrix è un libro molto particolare. Innanzitutto è strutturato come un catalogo IKEA, corredato di illustrazioni di mobili inventati, dagli improbabili nomi nordeuropei, ma soprattutto unisce satira, ironia e horror in un mix molto ben riuscito. Nel superstore Orsk di Cleveland (Ohio) 

Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Leave the World behind – Il mondo dietro di te: apocalisse in vacanza

Il mondo dietro di te, di Rumaan Alam è sicuramente un buon libro. Però è un buon libro che non mi è piaciuto. È uno di quei casi in cui qualità oggettiva e gusto personale si scontrano duramente.

La storia è sicuramente interessante: è il racconto di un’apocalisse, vissuta però da lontano, ben distanti dal cuore degli eventi. Basta questo per identificarlo come un romanzo particolare. Il fulcro della storia infatti non è l’apocalisse in sé, quanto piuttosto i rapporti interpersonali.

Una famiglia prende in affitto una lussuosa villa per una vacanza tranquilla, lontano dalla città. Non troppo lontano, però, la vicenda infatti si svolge a Long Island. Probabilmente molti conoscono Long Island perché sulla parte occidentale dell’isola sorgono i quartieri newyorkési di Brooklyn e Queens, ma l’isola è lunga 190 km e la parte orientale, ricoperta di campi e boschi, è perfetta per delle vacanze “fuori porta”.

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The Lamplighters: I guardiani del faro

The Lamplighters: I guardiani del faro

Ogni tanto capita fra le mani un libro che senti di dover leggere immediatamente. Sarà perché i fari possiedono un fascino intrinseco che li rende irresistibili, sarà perché sono circondati da un’atmosfera lovecraftiana, sarà perché considero “A Plague of Lighthouse Keepers” dei Van der Graaf 

Ka: Dar Oakley in the Ruin of Ymr – Corvi e Umani fra la vita e la morte

Ka: Dar Oakley in the Ruin of Ymr – Corvi e Umani fra la vita e la morte

Dopo aver recensito Engine Summer (un romanzo del 1979) di John Crowley questa volta tocca al più recente Ka: Dar Oakley in the Ruin of Ymr pubblicato nel 2017 e non ancora tradotto in italiano (lo sarà mai? Speriamo che qualcuno sia in ascolto…). John 

Sei di corvi: audace colpo dei soliti noti

Sei di corvi: audace colpo dei soliti noti

Sei di corvi si è rivelato una piacevole sorpresa: è un fantasy divertente e coinvolgente con un’ambientazione decisamente interessante.

Sei di corvi è il primo volume di una duologia scritta da Leigh Bardugo e ambientata nello stesso universo (il Grishaverse) della sua precedente trilogia Grisha (Tenebre e ossa, Assedio e tempesta, Rovina e ascesa).

Devo premettere che avevo provato a leggere Tenebre e Ossa, ma l’avevo abbandonato abbastanza in fretta; non ero quindi molto propenso a dedicarmi a questa nuova parte della saga del Grishaverse, ma tre cose mi hanno convinto a fare un tentativo:

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Engine Summer: la quiete dopo la tempesta

Engine Summer: la quiete dopo la tempesta

Engine Summer è uno di quei libri che non ti aspetti: complesso e affascinante, difficile, ma appagante. Potrei inaugurare con questa recensione la sezione dei Grandi Assenti: grandi autori dimenticati o semisconsociuti, per lo meno qui in Italia. A dire il vero questo Engine Summer 

Calls: un paradosso temporale sui paradossi temporali

Calls: un paradosso temporale sui paradossi temporali

Calls è una serie di fantascienza molto particolare. Prodotta da AppleTV+ e basata sulla serie omonima della francese Canal+ rappresenta un modo allo stesso tempo originale e rétro di concepire una serie televisiva. La serie stessa è un paradosso temporale, perché è più vicina ai 

Starve Acre: horror e folklore

Starve Acre: horror e folklore

Starve Acre è un horror molto “british”, che prende spunto dal folklore locale per raccontare una storia tragica in cui il male si rivela in modo subdolo e sottile, lontano dalla spettacolarità a volte eccessiva di molti romanzi statunitensi.

Non ancora tradotto in italiano, è il terzo romanzo di Andrew Michael Hurley, dopo Loney e Il giorno del diavolo. Chi ha letto la mia recensione de Il giorno del diavolo sa che ho adorato la scrittura di Hurely, l’ambientazione, la “leggerezza” della trama che lasciava all’atmosfera il compito di creare la tensione e l’inquietudine che si cercano in un horror.

Anche in quest’ultimo romanzo la scrittura è di ottimo livello e l’atmosfera la fa da padrona, ma purtroppo l’ambientazione più ristretta mi è risultata meno affascinante. Tutta la vicenda si sviluppa fra la casa dei Willoughby e l’appezzamento di terreno sterile al di la della strada, dove secoli prima cresceva un’enorme quercia di cui non rimane più traccia se non in alcune stampe antiche che Richard Willoughby trova dentro lo studio del padre morto folle alcuni anni prima.

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7: sette storie per non dormire (ma non è horror)

7: sette storie per non dormire (ma non è horror)

Sette sono i capitoli del romanzo e sette sono le storie raccontate, anche se potrebbero sembrare di più, perché alcune sono raccontate due volte. Ma andiamo con ordine. Il romanzo 7 è il titolo di un romanzo di Tristan Garcia del 2015, tradotto in italiano