Era stata bella

Era stata bella. Di questo ne era sicura. Ricordava benissimo quando il suo seno magnetizzava gli sguardi degli uomini; uomini che si facevano venire il torcicollo per voltarsi a guardarle il culo. Ed anche il suo viso era stato bello. Le bastava sorridere per far 

Cortés

Le patatas bravas mi bruciano la lingua. Ingurgito un sorso di birra per smorzare la sensazione provocata dalla temperatura e dalla piccantezza. Alzo lo sguardo e controllo che lui sia ancora in vista. Questa volta mi è capitato un lavoro di tutto riposo. Strano, ma 

Nonna

“Signorina? Si sente bene?” Un ragazzo, sbucato da uno degli scaffali della libreria, mi si era avvicinato e mi fissava. Mi accorsi di avere gli occhi velati di lacrime. La sua voce premurosa e l’espressione preoccupata furono dei catalizzatori. “Sto bene.” avrei voluto rispondere, invece 

Gente famosa

Sapete quando vi dicono che un famoso musicista si è messo a suonare dentro la metropolitana e nessuno l’ha riconosciuto? Ecco, è una cosa che mi ha sempre dato da pensare. Innanzitutto è una fortuna che io viva in una piccola città in cui non 

In treno

I treni hanno in se qualcosa di immutabile. Non importa se sono treni moderni e veloci o vecchi treni lenti che fermano in ogni piccola stazione lungo il percorso. Appena le porte si chiudono, i treni diventano un mondo a parte, una mescolanza di persone 

Lo strano caso dell’uomo con un proiettore al posto del cervello

«Chi li ha chiamati quei due?» sentii brontolare. Era l’accoglienza che ricevevamo sempre più spesso. «Holmes, dottor Watson» l’ispettore Lestrade ci venne incontro sorridendo. «Arrivate tardi. Il colpevole è già stato arrestato.» «Allora siamo qui per congratularci» rispose Holmes «per l’arresto della persona sbagliata ovviamente.» 

lo stagno

lo stagno

Il Venerabile Maestro Valavan camminava assorto nei suoi pensieri. Per oltre un mese mi ero recato in pellegrinaggio da solo ed ora finalmente ero tornato dal Maestro. Camminavo al suo fianco, ma i miei pensieri erano certamente più cupi dei suoi. Dopo un po’ mi 

bellezza

bellezza

Maestro, cos’è la bellezza?” chiesi al Venerabile Maestro Valavan. Seduti su di una roccia sospesa sopra un lago dall’acqua blu in cui si specchiavano alte montagne stavamo contemplando  silenziosamente il panorama. Normalmente mi sarei ben guardato dall’interrompere un Maestro preso nelle sue meditazioni, ma il 

il rombo delle valanghe

il rombo delle valanghe

Osservavo pensieroso il Venerabile Maesrto Valavan che con passo tranquillo saliva sul tortuoso sentiero che conduceva ad un antico tempio. Come al solito il Maestro contraddiceva tutte le mie idee di come si sarebbe dovuto comportare un maestro, canticchiava, fischiettava, chiacchierava incessantemente. Avevamo attraversato alcune 

cappello piatto

Seduto, attendevo con pazienza l’arrivo del Venerabile Maestro Valavan, rimuginando su dubbi che mi assalivano ormai dai giorni, ma che non avevo ancora trovato modo di esprimere. All’arrivo del Maestro non seppi trattenermi oltre e immediatamente, con ahimè assai poco tatto,  gli scagliai subito contro