Autore: libero

Faune – il fascino della mutazione

Faune – il fascino della mutazione

Faune è un’opera d’esordio decisamente interessante. L’autrice Christiane Vadnais, canadese, scrive in francese ed è stata tradotta da Piernicola D’Ortona per Codice Edizioni. La storia si colloca all’incrocio fra vari generi (o sottogeneri): fantascienza post apocalittica, weird, climate-fiction; prende un po’ da ognuno di essi 

65 – Fuga dalla Terra: 1 milione di anni di errori

65 – Fuga dalla Terra: 1 milione di anni di errori

Questa sarà una recensione strana, perché è la prima volta che recensisco un film che non ho visto. Mi spiego meglio, un po’ l’ho visto, ho cercato anche di “guardarlo”, ma proprio non ce l’ho fatta, se non saltando e velocizzando molte parti. Nonostante questo, 

Jagannath: dolci incubi svedesi

Jagannath: dolci incubi svedesi

Tempo fa avevo acquistato Jagannath (e Amatka)  di Karin Tidbeck incuriosito dagli elogi che le riservava China Mieville (L’uomo del censimento), uno dei miei autori preferiti in assoluto . Come spesso accade il libro era rimasto lì nella pila infinita delle prossime letture, pressoché dimenticato, finché non l’ho rivisto a Stranimondi nello stand di Safarà (editore che merita grande attenzione anche per una serie di altri libri estremamente interessanti).

Ho scelto di iniziare da Jagannath, perché è una raccolta di racconti, un formato che amo particolarmente, perché costringe l’autore a distillare il meglio della propria scrittura in poche pagine e permette al lettore di farsi rapidamente un giudizio sulle capacità e lo stile dello scrittore.

È una raccolta di tredici racconti, in bilico fra fantascienza, dark fantasy, weird e horror. Una cosa che colpisce sono le atmosfere, specialmente nei racconti “rurali” si percepisce una particolare ambientazione fatta di natura, folklore, nostalgia ottimamente veicolata.

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Giù nella valle: c’è un osteria? (I miei problemi con Cognetti)

Giù nella valle: c’è un osteria? (I miei problemi con Cognetti)

Io ho diversi problemi con Cognetti. Non ho problemi con lui come persona; l’ho sentito parlare in TV e dice cose tutto sommato condivisibili, mi pare anche uno simpatico. Ma con la sua scrittura e i suoi libri ho parecchi problemi. Alcuni di essi riguardano 

The Passenger

The Passenger

Ho lasciato passare un po’ di tempo dopo aver terminato la lettura prima di impegnarmi in una recensione del nuovo romanzo di McCarthy. The Passenger in realtà è la prima parte di un romanzo in due parti, di cui Stella Maris è il completamento. Come 

Rabbits: e si ritorna sempre al bianconiglio

Rabbits: e si ritorna sempre al bianconiglio

Rabbits. Gioca se hai il coraggio è un romanzo che alla sua uscita è stato salutato da critiche molto positive, alcune addirittura entusiastiche. È un libro con una genesi particolare, nasce infatti come podcast, creato dal regista Terry Miles e, successivamente, da lui stesso trasformato in romanzo.

L’idea di base è molto intrigante ed è una di quelle idee che danno ampia libertà all’autore di giocare con il lettore, nascondendo e svelando indizi, cambiando prospettiva sulle cose, disseminando la vicenda di piste false e di tracce più o meno importanti.

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The Ocean at the End of the Lane: un’altra fiaba oscura di Gaiman

The Ocean at the End of the Lane: un’altra fiaba oscura di Gaiman

Questo è un libro che tenevo sul comodino (virtuale) da parecchio tempo e finalmente è venuto il momento giusto per leggerlo. Stavo cercando qualcosa di breve per staccare da una serie di romanzi piuttosto corposi letti in questo periodo e mi è parso il libro 

Il vichingo di viale Roma

Il vichingo di viale Roma

GiovanGuglielmo odia il suo nome. Si è sempre chiesto cosa sarebbe accaduto se entrambi i suoi nonni si fossero chiamati Giovanni. I suoi genitori l’avrebbero chiamato GiovanGiovanni? Un tempo il suo nome era fonte di parecchio dispiacere, ma ora non è più affar suo. Da 

l’IA e io

l’IA e io

«Come fai a startene lì tranquillo? Questa cosa ci travolgerà tutti. Ci sta già rovinando la carriera.»

Sollevai una palpebra, solo quel tanto per assicurarmi che non compisse qualche atto disperato e mi rimisi più comodo sul divano. «A parte che non abbiamo nessuna carriera, né tu né io, questa cosa, come dici tu non rovinerà proprio niente.»

«Ah no?» Paolo parlava camminando avanti e indietro per la stanza in un modo che trovavo particolarmente fastidioso. «Guarda, basta che vai su internet, è ovunque. Tutti parlano di intelligenza artificiale. Fino all’altro giorno era una cosa innocua, un gioco da nerd sfigati, cose che macinavano montagne di dati per poi riuscire a malapena a distinguere un gatto da un cane. Adesso si parla solo delle intelligenze artificiali che dipingono, che scrivono libri, che fanno di tutto.»

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Come navi nella notte: thriller distopico (ma non troppo)

Come navi nella notte: thriller distopico (ma non troppo)

“Come navi nella notte” è il penultimo romanzo di Tullio Avoledo. Chi segue il blog forse saprà che apprezzo sempre i libri dell’autore friulano e anche questo non delude. Si tratta di un thriller vero e proprio, anche se con un’ambientazione distopica che non è