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lo stagno

lo stagno

Il Venerabile Maestro Valavan camminava assorto nei suoi pensieri. Per oltre un mese mi ero recato in pellegrinaggio da solo ed ora finalmente ero tornato dal Maestro. Camminavo al suo fianco, ma i miei pensieri erano certamente più cupi dei suoi. Dopo un po’ mi 

bellezza

bellezza

Maestro, cos’è la bellezza?” chiesi al Venerabile Maestro Valavan. Seduti su di una roccia sospesa sopra un lago dall’acqua blu in cui si specchiavano alte montagne stavamo contemplando  silenziosamente il panorama. Normalmente mi sarei ben guardato dall’interrompere un Maestro preso nelle sue meditazioni, ma il 

il rombo delle valanghe

il rombo delle valanghe

Osservavo pensieroso il Venerabile Maesrto Valavan che con passo tranquillo saliva sul tortuoso sentiero che conduceva ad un antico tempio. Come al solito il Maestro contraddiceva tutte le mie idee di come si sarebbe dovuto comportare un maestro, canticchiava, fischiettava, chiacchierava incessantemente. Avevamo attraversato alcune cittadine piuttosto grandi, incontrato studiosi, monaci e commercianti e poi piccoli villaggi di poveri contadini e pastori di yak.

“Maestro – esordii – abbiamo incontrato molte persone, abbiamo condiviso le loro case, il loro cibo, i loro pensieri, alcuni di loro erano felici, altri, la maggior parte, infelici. Ma c’è una cosa che non comprendo affatto, quelli più intelligenti e di maggior cultura erano i più infelici, mentre le persone ignoranti o addirittura sciocche sembravano felici. Credevo che una maggior conoscenza del mondo ed una maggiore intelligenza potessero rendere più felici, non è forse così?”

Un uomo debole di udito sente forse la valanga che gli crolla alle spalle?” rispose il Venerabile Maestro Valavan.

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cappello piatto

Seduto, attendevo con pazienza l’arrivo del Venerabile Maestro Valavan, rimuginando su dubbi che mi assalivano ormai dai giorni, ma che non avevo ancora trovato modo di esprimere. All’arrivo del Maestro non seppi trattenermi oltre e immediatamente, con ahimè assai poco tatto,  gli scagliai subito contro 

inverno

inverno

Fu un inverno particolare. Erano giorni che nevicava, nonostante fossero solo i primi di Dicembre la temperatura era bassa, parecchi gradi sotto zero. Tutti dicevano che era troppo freddo per nevicare, invece nevicava. Nevicava, di continuo, senza interruzione, leggeri pezzi di cielo cadevano fitti ricoprendo 

la tigre e il papavero

la tigre e il papavero

Camminavo in compagnia del Maestro Valavan verso Rampur, il Venerabile Maestro era giunto al nostro tempio ed io ero stato incaricato di accompagnarlo nel suo viaggio. Una sera giungemmo in un piccolo villaggio, quando si sparse la notizia del nostro arrivo fummo invitati presso la casa del mercante più ricco del paese il quale ci offrì una cena ricca e squisita che io cortesemente rifiutai spiegando che il mio percorso spirituale prevedeva morigeratezza di costumi e la rinuncia ai piaceri materiali.

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