Il mondo d’oro

“Il mondo è d’oro. Ed è meraviglioso.” Furono le mie ultime parole. Steli d’erba inondati dalla luce dorata del tramonto riempivano il mio campo visivo. Poi più nulla. La vita mi era sfuggita dal petto scivolando lungo la lucida lama d’acciaio che me l’aveva squarciato, 

Gente famosa

Sapete quando vi dicono che un famoso musicista si è messo a suonare dentro la metropolitana e nessuno l’ha riconosciuto? Ecco, è una cosa che mi ha sempre dato da pensare. Innanzitutto è una fortuna che io viva in una piccola città in cui non 

Al pub

«Pazzi.» La voce proveniva da uno degli avventori aggrappati al bancone impegnati a scrutare il proprio boccale di birra, ma era difficile individuare chi. Un uomo massiccio con un giaccone di lana si raddrizzò sullo sgabello, il volto largo era contornato da un groviglio di 

Il frimbolista uniforme

Non capita spesso di poter assistere a uno spettacolo come quello in scena in questi giorni al Teatro Impressionista di largo Minkowski. Il frimbolista uniforme, è un testo originale di Alvaro Pezskinov, rappresentato per la prima volta a teatro dalla Compagnia dell’Anima e che vede 

In treno

I treni hanno in se qualcosa di immutabile. Non importa se sono treni moderni e veloci o vecchi treni lenti che fermano in ogni piccola stazione lungo il percorso. Appena le porte si chiudono, i treni diventano un mondo a parte, una mescolanza di persone 

Violino

La folla dei mendicanti si aprì per farlo passare. Un Mosè accattone e un mare di straccioni che si spalancava davanti a lui senza nemmeno dover fare un segno con la mano. La custodia del violino gli pendeva dalla spalla: la pelle nera lacera e 

RimescolOz

Lo squillo del cellulare mi svegliò di soprassalto. Risposi con il cuore in gola, una chiamata nel cuore della notte non è mai una buona notizia. «Pronto?» Chiesi con voce spaventata e assonnata ad un tempo. Mi rispose un piagnucolio incomprensibile. Oddio, doveva essere accaduta 

Spazzini

“George.” sentì chiamare a gran voce. “Vieni fuori un momento.” “Maledizione.” George era impegnato a cercar di capire come fosse possibile che la società avesse sempre i conti in rosso. Lavoro ce n’era, la decontaminazione era un settore che tirava. Certo c’era un sacco di 

il racconto di fantascienza

«Non va bene. Mi dispiace, ma non è fantascienza.» Ed Wallace diede una spintarella al manoscritto sulla sua scrivania rispedendolo verso l’autore. «Non abbastanza almeno, non per noi.» «Che vuol dire non è abbastanza fantascienza?» Wallace sospirò: «Il tuo racconto misura esattamente quattro virgola sessantasette 

Esploratori

«Allora?» «Calmati. Siamo appena usciti dall’iper. È un sistema piccolo, solo tre pianeti da analizzare. Siamo sul secondo, il più promettente. Ho lanciato le sonde, lascia che arrivino un po’ di dati.» Novak scrutò dal finestrino della cabina di pilotaggio. Un pianeta grigio incombeva sopra