Violino

La folla dei mendicanti si aprì per farlo passare. Un Mosè accattone e un mare di straccioni che si spalancava davanti a lui senza nemmeno dover fare un segno con la mano. La custodia del violino gli pendeva dalla spalla: la pelle nera lacera e 

RimescolOz

Lo squillo del cellulare mi svegliò di soprassalto. Risposi con il cuore in gola, una chiamata nel cuore della notte non è mai una buona notizia. «Pronto?» Chiesi con voce spaventata e assonnata ad un tempo. Mi rispose un piagnucolio incomprensibile. Oddio, doveva essere accaduta 

Spazzini

“George.” sentì chiamare a gran voce. “Vieni fuori un momento.” “Maledizione.” George era impegnato a cercar di capire come fosse possibile che la società avesse sempre i conti in rosso. Lavoro ce n’era, la decontaminazione era un settore che tirava. Certo c’era un sacco di 

il racconto di fantascienza

«Non va bene. Mi dispiace, ma non è fantascienza.» Ed Wallace diede una spintarella al manoscritto sulla sua scrivania rispedendolo verso l’autore. «Non abbastanza almeno, non per noi.» «Che vuol dire non è abbastanza fantascienza?» Wallace sospirò: «Il tuo racconto misura esattamente quattro virgola sessantasette 

Esploratori

«Allora?» «Calmati. Siamo appena usciti dall’iper. È un sistema piccolo, solo tre pianeti da analizzare. Siamo sul secondo, il più promettente. Ho lanciato le sonde, lascia che arrivino un po’ di dati.» Novak scrutò dal finestrino della cabina di pilotaggio. Un pianeta grigio incombeva sopra 

Il cecchino

Si gettò a terra appena in tempo. Una scarica di proiettili seminò di crateri il muro dietro di lui, esattamente dove, pochi istanti prima, si trovava la sua testa. Ricaricò il fucile, contò fino a dieci, saltò in piedi e si lanciò in una folle 

Berserker

«Ray, si può sapere che diavolo state facendo tu e la tua squadra?» Ray Parker alzò gli occhi al cielo. Tutto ciò che vide fu il bordo della visiera del suo casco e lo spazio nero. I suoi compagni avevano interrotto il lavoro e lo 

Unwhalt

Alcuni anni or sono, mentre frugavo fra i libri usati di una bancarella non lontana da Plaza España a Comodoro Rivadavia, trovai un’edizione portoghese del 1937 delle Storie di Erodoto curata da Xavier Martines. Colpito principalmente dall’originalità dei caratteri tipografici l’acquistai senza tuttavia prestarvi molta 

Memorie del soprasuolo

Bo aprì gli occhi di scatto. Nel rettangolo di luce spalancato sul corridoio si stagliava una sagoma scura. La postura aggressiva e i capelli ricci che si srotolavano sulle spalle gli fecero capire che erano arrivati guai. «Guarda guarda» proruppe una voce femminile. «Quel secchione 

yes and thanks

yes and thanks

È strano ripensarci ora, ora che si può fare un bilancio; pesare ciò che abbiamo perso e ciò che abbiamo guadagnato con la stessa cura di un gioielliere del diamond district, guardarsi indietro ora che è tutto finito, ora che la tempesta è passata lasciando