65 – Fuga dalla Terra: 1 milione di anni di errori

65 – Fuga dalla Terra: 1 milione di anni di errori

Questa sarà una recensione strana, perché è la prima volta che recensisco un film che non ho visto. Mi spiego meglio, un po’ l’ho visto, ho cercato anche di “guardarlo”, ma proprio non ce l’ho fatta, se non saltando e velocizzando molte parti.

Nonostante questo, credo che su questo film si possano fare alcune riflessioni interessanti.

Cominciamo dal titolo: fino a qualche anno fa si riteneva che i dinosauri si fossero estinti 65 milioni di anni fa, poi però sono state fatte nuove valutazioni più accurate e ormai da un po’ si ritiene che l’impatto dell’asteroide che ha provocato la catastrofe sia avvenuto 66 milioni di anni fa (più precisamente dal 2012 la Commissione Internazionale di Stratigrafia ha aggiornato la carta cronostratigrafica).

Ora capirei l’imbarazzo di un produttore americano se paleontologi e geologi avessero retrodatato l’evento a 69 milioni di anni (in almeno 14 stati USA il sesso orale è vietato, non so se il 69 comporti il doppio della pena), ma 66 dovrebbe essere un numero non problematico (certo con un ulteriore 6 farebbe saltare sulle sedie le associazioni religiose).

Ma perché rischiare di fare o dire una cosa giusta? Meglio restare sul 65, così la massa delle persone meno informate farà il collegamento con più facilità.

Secondo punto, molto “americano”. Il protagonista (Adam Driver, ottimo attore che ha all’attivo diversi film interessanti) è un pilota di astronavi, costretto a intraprendere quest’ultimo volo per poter avere i soldi per curare la figlia adolescente che ha la tosse. Ci viene mostrata con una leggera tosse, ma diamo per buono quello che dicono e che è affetta da una grave malattia.

Ora, abbiamo una civiltà altamente progredita, in grado di intraprendere viaggi interstellari a velocità superluminale, ma non hanno la sanità pubblica. Non sono capaci di prendersi cura dei membri della loro specie. Teniamo presente che una “sanità pubblica”, almeno in un certo senso, ce l’avevano i neanderthal. Certo non sappiamo come fosse gestita, ma è certo che si prendessero cura di infortunati e malati. Naturalmente negli USA credono che la sanità pubblica sia roba da comunisti, per cui è ovvio che una civiltà evoluta sia immaginata sul calco degli USA.

Qui è difficile dire se si tratta solo di totale mancanza di fantasia da parte di due sceneggiatori incapaci e che per qualche strana ragione sono assurti allo status di geni dopo un film molto discutibile (ma ne parlerò altrove), o se non sia una scelta consapevole, una scelta politica: mostrare al pubblico che anche le civiltà altamente progredite sono la copia della società americana può servire per inculcare ancora meglio certi concetti ed evitare che possano sorgere dubbi.

Ma probabilmente si tratta solo di estrema pigrizia negli autori e di consapevolezza della pigrizia del pubblico, meglio mostrare qualche concetto facile facile, già visto in almeno centinaia di altri film.

Comunque, il povero pilota si ritrova in un campo di asteroidi (il computer di bordo l’avvista, ma prima di avvisare il pilota aspetta che la nave ci sia entrata dentro per bene) e la nave precipita su un pianeta alieno. Il pilota crede di essere il solo sopravvissuto finché non scopre una ragazzina ancora viva dentro la capsula d’ibernazione. Per aprire la capsula pensa bene di spararle, si vede che le maniglie non le avevano ancora inventate. Comunque adesso sono in due a partire in cerca della scialuppa di salvataggio e a dover affrontare i peggiori dinosauri mai visti al cinema. Peggiori non perché siano i più cattivi, ma perché sono i più brutti e i più sbagliati mai realizzati. Erano più credibili quelli di Viaggio al centro della Terra del 1959.

Comunque si tratta di una brutta copia delle solite scene di Jurrasic Park, i dinosauretti piccoli e aggressivi, i velociraptor e i tirannosauri, tutti realizzati alla bell’ e meglio. In più hanno aggiunto dei dinosauri totalmente inventati assemblando a caso pezzi di altri dinosauri e rettili vari con un risultato orribile anche dal punto di vista estetico. Naturalmente non c’è stato alcun tentativo di aggiornare i dinosauri alle scoperte più recenti della paleontologia, non dico che dovano mettergli le piume, ma insomma un pelo di verosimiglianza.

L’unica variazione al tema di Jurrasic Park è la scena in cui Adam Driver non riesce a uccidere un coso (una specie di t-rex con le zampe anteriori lunghe) e allora interviene la ragazzina che colpendo il dinosauro con un bastone gli fa perdere l’equilibrio e lo fa cadere sopra un geyser che lo lessa per bene. Il dinosauro, non Driver. La ragazzina con un bastone. Un dinosauro più grande di un t-rex.

Più o meno fine della storia, partono con la scialuppa di salvataggio mentre la Terra viene colpita dal famoso meteorite. Perché sì, grande sorpresa, il pianeta alieno era il nostro mondo 65 (anzi 66) milioni di anni fa. Come ha scritto un paleontologo sarebbe stato divertente vedere i protagonisti arrivare nel nostro mondo com’era davvero 65 milioni di anni fa, con pochissime specie viventi e quasi nessuna in grado di rappresentare un pericolo. Probabilmente ne sarebbe uscito un film meno idiota e meno noioso.



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