spring
It’s spring A little voice inside me saying Yes, I want… Sonny O Cadaveri d’immortali – [2011]
It’s spring A little voice inside me saying Yes, I want… Sonny O Cadaveri d’immortali – [2011]
Confusione. Paura. Zanne sguainate. Ringhi. Il suo branco. Il suo branco lo stava scacciando. Un muro di zanne luccicanti. Il grosso lupo bianco iniziò a correre. Via. Lontano. Gli odori della foresta erano per lui qualcosa di solido, tangibile, come gli alberi, i sassi, il …
Tenevi fra la mani un cuore di cristallo
vibrava sinfonico
come un calice al tocco di dita leggere
l’hai lasciato cadere
per volontà o noncuranza
Ora ho un cuore di plastica
funziona
ma non sa vibrare
Sonny O
Cadaveri d’immortali – [2011]
motivazione dopamina nel mio cervello punizione dopamina nel mio cervello soddisfazione dopamina nel mio cervello perché vuoi negarmi la feniletilamina l’ossitocina non basta lo sai Sonny O Cadaveri d’immortali – [2011]
è così importante che io abbia personalità multiple? era davvero così importante per te? ho conosciuto persone senza personalità io ne ho una per ognuno di loro è così importante che io abbia personalità multiple? era davvero così importante per te? ho visto persone che …
Qualche tempo dopo la nostra discussione sull’alba anticipata avvenuta in Groenlandia mi ritrovai a riprendere la discussione con Holmes, la sua spiegazione infatti non mi convinceva affatto e anzi trovavo quasi irritante la sua sicurezza. Entrai nel suo studio portando con me alcuni ritagli di pubblicazioni scientifiche in cui ero certo di trovare prove convincenti che la spiegazione dei fenomeni che accendevano la mia curiosità si trovava al di fuori del nostro pianeta. Holmes sedeva assorto in poltrona dando le spalle alla porta, la pipa che esalava spirali di fumo grigiastro appoggiata sul tavolino.
“Buongiorno Watson, immagino che abbiate raccolto prove schiaccianti per confutare le mie affermazioni, accomodatevi, prendete una tazza di tè vi prego, prima di inchiodarmi con le vostre argomentazioni” – mi accolse Holmes sorprendendomi come sempre – “Non stupitevi, ormai vi conosco bene, quando arrivate con questo passo deciso avete sempre intenzione di ritornare su un argomento già discusso, ma le cui conclusioni non vi hanno convinto e dal fruscio di fogli deduco che tenete in mano un qualche tipo di documentazione da sottopormi.” Continue reading Holmes e il pianeta misterioso
“Holmes, leggete qui, è inaudito” – esclamai eccitato entrando nella nostra abitazione al 221b di Baker Street. “Me lo racconterete strada facendo, venite, l’ispettore Lestrade ha chiesto il nostro aiuto.” – replicò pacatamente il mio amico afferrando cappello e pipa e dirigendosi verso la porta. …
Anche il fuoco più caldo ha bisogno di qualcuno che lo accenda Sonny O Io e altre bestie – (2010)
Il sole, gigantesco e deforme disco arancione nell’atmosfera tremula del tramonto era appena sceso dietro l’orizzonte rischiarando ancora il cielo a occidente. Il terreno a tratti paludoso iniziava già a trasudare una nebbia densa che serpeggiava fra gli alberi trasformandoli in figure evanescenti dai contorni indistinti.
Mi trovavo in una zona dall’aspetto piuttosto anonimo, una terra pianeggiante punteggiata da macchie di alberi frondosi, in cui il tronco spoglio di qualche albero morto sembrava ergersi come monito per la circostante vita vegetale. Nessun punto di riferimento preciso poteva aiutarmi per confermare la mia posizione, ma avevo la sensazione di essere nel posto giusto.
Il grosso corvo imperiale appollaiato sulla mia spalla dava segni di nervosismo. Lo tenni incappucciato e ricontrollai il legaccio che gli assicurava una zampa, non potevo permettermi di lasciarlo scappare. Posai a terra il mio zaino, mi liberai del mantello, dell’arco e della faretra piena di frecce e mi assicurai la spada sulla schiena in una posizione che mi permettesse libertà di movimento. Respirai profondamente e rimasi immobile in attesa di quel breve momento in cui il crepuscolo lascia il posto alla notte, momento di transito tra il mondo della luce e quello delle tenebre. Le istruzioni erano precise, muoversi troppo presto o troppo tardi avrebbe compromesso ogni cosa, la scelta dell’istante preciso era fondamentale. Liberai il corvo dai suoi legacci, attesi ancora qualche secondo, poi gli tolsi il cappuccio e con un movimento del braccio lo feci alzare in volo. Continue reading The Raven: I – il passaggio
Frammenti di un sogno che non vuol morire lacerano le mie mani Ruvidi cristalli che stringo con dita sanguinanti Per non precipitare nell’abisso mortale quotidiano Sonny O Io e altre bestie – (2010)